Gli esami a cui sottoporsi durante la gravidanza sono numerosi e frequenti. Quali sono i valori da tenere sotto controllo?
Durante il periodo di gestazione il medico curante prescriverà molte analisi alla donna incinta per monitorare il corretto adattamento del corpo alla gravidanza. Si controlleranno i valore del sangue e si effettueranno le analisi delle urine.
Chi teme gli aghi durante la gravidanza dovrà affrontare la sua grande paura perché periodicamente dovrà sottoporsi agli esami del sangue. Il calendario delle analisi da eseguire è prestabilito dal professionista che segue la gestazione. In base alla settimana di gravidanza ci saranno specifici esami che verranno prescritti. Solo per citarne alcuni, l’emocromocitometrico completo con conta delle piastrine, la ricerca degli anticorpo contro l’epatite C, la glicemia, il dosaggio delle proteine hCG e PAPP-A, il toxotest e rubeotest.
Potrebbe essere necessario procedere anche con esami della coagulazione del sangue per un eventuale taglio cesareo o anestesia epidurale. In questo modo si terrà sotto controllo il benessere della donna e di conseguenza del feto escludendo malattie e problematiche di varia natura. Oltre al prelievo di sangue sarà, poi, necessario effettuare un esame delle urine.
Ogni mese la gestante dovrà ripetere l’esame delle urine essendo un controllo che permette di avere numerose indicazioni sullo stato di salute della donna. In particolare questo esame serve per rilevare infezioni urinarie o per monitorare patologie come il diabete gestazionale e la preeclampsia. Il referto delle analisi contiene l’esame chimico-fisico dell’urina e l’esame microscopico del sedimento depositato sul fondo della provetta dopo la centrifugazione.
Il valore normale per il peso specifico e la densità è tra 1010 e 1030 (il rene funziona correttamente). Per il PH i valori corretti vanno da 5 a 7. Se maggiore di 7 potrebbe esserci un’infezione batterica, se inferiore a 5 un’acidosi a causa del diabete mellito o di una dieta troppo proteica. L’esame valuterà anche l’aspetto dell’urina. Deve essere limpida e di colore variabile da giallo paglierino e ambra.
Altre voci del referto sono i nitriti (assenti o in piccolissima quantità per un valore normale), i corpi chetonici (assenti o se presenti dovuti a febbre, nausea, vomito), la bilirubina e urobilinogeno (se presenti indicano sofferenza epatica). Infine le ultime voci sono il glucosio (valore normale inferiore a 10/15 mg/dl), l’emoglobina (fino a 0,03 mg/l, se superiore indica cistite, polipetti, piaghette) e proteine o albumina (devono essere assenti o indicano possibile preeclampsia).
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