Come funzionano le analisi della Beta HCG e cosa vogliono dire: le indicazioni per aiutare a capire meglio.
La gravidanza è senza dubbio un capitolo per meraviglioso (salvo casi eccezionali e situazioni particolari) nella vita di una donna, ma oltre ai vari preparativi fisici e psicologici che una mamma si trova ad affrontare, in primis uno scoglio può essere rappresentato dal primissimo test di gravidanza.
Capita, spessissimo, che una donna (in assenza di mestruazioni o di particolari sintomi) decida di effettuare un test per capire se, effettivamente, si trova in dolce attesa oppure no: a prescindere dalle modalità di analisi, viene sempre verificata la presenza della gonadotropina corionica umana, ovvero la beta-HCG.
Frazione dell’ormone prodotto dalla placenta, la beta-HCG aiuta effettivamente a capire se la donna in questione aspetta un bambino oppure no. Ma come leggere le analisi? Ecco una pratica “guida” che può aiutare ad interpretare i valori indicati sul set.
Come riportato dal sito di Santagostino Lab, ci sono due tipi di test HCG: uno di tipo “qualitativo”, che segna semplicemente il risultato (indicato con i termini “positivo” o “negativo”), oppure di tipo “quantitativo”, che misura i livelli ematici della beta-HCG. In quest’ultimo caso, l’esame misura la specifica quantità di HCG, ed è solitamente prescritto sia per confermare una gravidanza sia, eventualmente, per identificarne una extrauterina oppure per il monitoraggio di una gravidanza a rischio o in seguito ad aborto spontaneo.
Qualora i valori valori ematici di beta fossero inferiori alle 5 milliunità internazionali per millilitro (mUI/ml), il test può allora dirsi negativo; al contrario, invece, è positivo e la gravidanza risulta certa quando i livelli superano i 25 mUI/ml. Ogni laboratorio può però adottare livelli di riferimento differenti e dunque è sempre bene informarsi presso il centro di analisi. I normali valori di Beta HCG nel sangue si attestano tra 0-5 mlU/ml sia per l’uomo che per la donna non incinta, anche se cambiano durante la gravidanza (in uno stadio iniziale troviamo valori tra 202 – 417430, ad esempio).
Per quanto riguarda l’esame qualitativo, invece, è quello più comune e viene solitamente effettuato o in casa (con l’apposito test di gravidanza) oppure in laboratorio. Il metodo più comune vede l’utilizzo di una striscia reattiva esposta all’urina della donna, che cambia colore in caso di presenza di HCG.
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