Il Bonus mamma introdotto dalla Legge di Bilancio si deve richiedere all’INPS. Vediamo quali dati inviare per avere l’aiuto.
Nel pacchetto di aiuti ai lavoratori previsto dalla Manovra 2024 è stato inserito un aiuto per le mamme lavoratrici. Sono poche ancora le donne che hanno approfittato di questa opportunità di risparmio, meglio agire subito o si perderanno molti soldi.
Il Governo sta lavorando alla prossima Legge di Bilancio. Ci sono tante questioni da definire ed escamotage da trovare per aiutare gli italiani economicamente gestendo con saggezza le risorse a disposizione. Ma non è ancora il momento di guardare al futuro. Soffermiamoci sull’oggi e sulle possibilità di risparmio attive non sempre sfruttare. Come detto la Manovra 2024 ha introdotto un pacchetto di misure per i lavoratori dipendenti.
La conferma del taglio del cuneo fiscale, l’aumento dei fringe benefit a mille euro per tutti i lavoratori e a 2 mila euro per i dipendenti con figli a carico, l’imposta sui premi produzione al 5% e la detassazione per le mamme lavoratrici. Quest’ultima misura prevede un esonero della contribuzione previdenziale fino a 30 mila euro all’anno per le donne che lavorano è hanno due figli o più.
Per la sola annualità 2024 potranno approfittare dell’esonero le mamme con due figli di cui il più piccolo di età inferiore a dieci anni. Varrà fino a dicembre 2026, invece, la detassazione per le mamme con tre o più figli di cui il più piccolo di età entro i 18 anni. Condizione necessaria avere un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Per avere accesso allo sgravio del 100% occorre inviare domanda o meglio comunicare al proprio datore di lavoro i codici fiscali dei figli.
Sul sito INPS è stato pubblicato il Manuale utente dell’Utility Esonero Lavoratrici madri dedicato alle lavoratrici per le quali sono stati già inviati flussi di denuncia con valorizzazione dell’esonero spettante ma senza che risultino i codici fiscali dei figli. La dipendente dovrà registrarsi al Portale delle Agevolazioni dell’INPS tramite credenziali digitali (SPID, Carta di identità elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
Una volta all’interno del portale la lavoratrice noterà un interfaccia semplice e potrà seguire facilmente i passaggi grazie a pratiche guide. Il servizio chiederà l’inserimento di dati anagrafici della richiedente e dei dati dei figli (nome, cognome, data di nascita e codice fiscale). Le mamme lavoratrici con due o più figli devono necessariamente inserire i dati del figlio più piccolo per poter dimostrare di soddisfare i requisiti di accesso al Bonus. Una volta terminata la compilazione basterà confermare le informazioni e inviare la dichiarazione.
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