Le future mamme possono richiedere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario e risparmiare su visite ed esami.
L’esenzione ticket sanitario è un beneficio concesso ai cittadini che soddisfano determinati requisiti. Anche le future mamme possono approfittare dell’agevolazione, vediamo come fare e quale codice utilizzare.
Gli italiani pagano il ticket sanitario per contribuire alla spesa delle prestazioni che richiedono per tutelare la propria salute. Visite, analisi, esami di diagnostica, cure termali, prestazioni eseguite in pronto soccorso con codice bianco sono soggette al pagamento di questo ticket che dal 2025 sarà unificato per tutte le Regioni italiane. Il nuovo tariffario a livello nazionale prevederà, dunque, un costo unanime per la stessa prestazione per tutti i cittadini.
Ad esempio, la prima visita specialistica avrà un costo di 22 euro mentre la visita di controllo di 16,2 euro e l’elettrocardiogramma di 11,6 euro sia per un siciliano che per un veneto, un toscano e così via. Non tutti, però, devono pagare il ticket sanitario. Ci sono dei casi di esenzione per reddito, per patologia cronica o rara, per invalidità. Poi sono ammessi all’esenzione soggetti che rientrano in altri casi particolari. Nello specifico la diagnosi precoce di alcuni tumori, l’accertamento dell’HIV e la gravidanza.
Le future mamme possono accedere ad alcune prestazioni senza pagare il ticket sanitario. L’elenco completo si trova consultando la Banca dati delle prestazioni in esenzione per la gravidanza presente sul portale del Ministero della Salute. Controlli ciclici, esami di laboratorio, esami strumentali, supporto psicologico possono essere richiesti senza pagamento di costi aggiuntivi. Il medico dovrà semplicemente riportare sulla ricetta il codice di esenzione in relazione alla prestazione di cui la futura mamma necessita.
I codici sono
Hanno diritto all’esenzione le cittadine italiane, comunitarie e straniere iscritte al Servizio sanitario nazionale, comunitarie con Tessera europea assicurazione malattia, comunitarie senza TEAM né l’iscrizione al SSN e le cittadine straniere con tessera STP – straniero in soggiorno temporaneo – a condizione che l’esenzione sia indicata sulla ricetta prescritta dal medico curante o specialista. Da specificare come l’esenzione spetta per esami e controlli sia durante la gravidanza sia nella fase pre-concezionale al fine di individuare rischi riproduttivi e genetici.
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