La diastasi addominale è un problema molto comune a tante donne dopo il parto. Fortunatamente si può risolvere e prevenire in questo modo.
Non c’è gioia più grande di dare alla luce un bambino o una bambina, tuttavia la ripresa dopo il parto può essere mentalmente e fisicamente difficile per tante donne, soprattutto perché si fa i conti con un corpo che non sempre si riconosce, molto diverso da quello che si aveva prima della gravidanza. Addirittura si può verificare una condizione, quella della diastasi addominale, che può creare non pochi fastidi e disturbi.
In generale si risolve entro 8 settimane dalla nascita del bambino ma può anche prolungarsi per più tempo e necessitare di alcuni specifici trattamenti per scomparire. Ecco cosa fare per risolvere il problema e prevenirlo.
Cos’è la diastasi addominale e come si risolve
Il corpo di una donna cambia radicalmente durante una gravidanza ma anche post-parto possono insistere alcune modifiche importanti, che si protraggono anche per lungo tempo dopo la nascita del bambino o della bambina. Un esempio può essere la diastasi addominale post-parto.
Questa si verifica a causa dell’eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale, a seguito delle modificazioni che avvengono nel corso della gravidanza. In pratica si ha quando la distanza tra i muscoli retti dell’addome è superiore a 2 cm. Questo problema è visibile anche a vista d’occhio come una sorta di cresta infossata lungo la pancia, dall’alto verso il basso, dallo sterno fino all’ombelico per finire al centro del pube, che è maggiormente evidente quando si contrae l’addome.
Inoltre si accompagna ad alcuni sintomi molto comuni come dolore addominale, incontinenza urinaria, dolori alla schiena o al bacino, difficoltà digestive. Ma a volte la diastasi addominale post-addominale può essere associata anche ad ernia ombelicale. In generale, entro 8 ore dal parto lo spazio si riduce man mano ma a volte permane anche per lungo tempo e c’è bisogno di agire su più fronti per ridurre il problema.
Ad esempio occorre rivolgersi ad uno specialista che valuterà il trattamento da fare, in generale consiglierà esercizi posturali, di rinforzo della muscolatura addominale e dei muscoli del pavimento pelvico e, solo nei casi più gravi, la chirurgia. Più che la cura, comunque, è possibile mettere in atto una serie di azioni per prevenire la diastasi addominale in futuro, ad esempio durante una seconda gravidanza.
Si possono fare degli specifici esercizi di riabilitazione a poche settimane dalla nascita, facendosi consigliare dagli esperti ed evitando il fai da te. Inoltre, è importante concentrarsi su esercizi di muscolatura addominale e attività aerobica per perdere la massa grassa, dato che l’obesità può essere un fattore di rischio.