Il Governo è al lavoro per la nuova Legge di Bilancio 2025 e diversi bonus rischiano di non essere più rinnovati. Ecco quali sono le agevolazione per la famiglia da richiedere subito.
Sono tanti i bonus rivolti alle famiglie che il Governo, negli ultimi anni, ha reso disponibili per venire incontro alle esigenze dei cittadini. In particolare di coloro che riversano in condizioni di difficoltà economica. Le agevolazioni interessano diversi ambiti: dalle spese relative all’asilo nido, come anche alla scuola e all’università, a quelle per l’acquisto di beni di prima necessità. Tuttavia, con la nuova Legge di Bilancio 2025 tanti sussidi sono a rischio. Di conseguenza, le famiglie farebbero bene a presentare subito domanda per poterne beneficiare.
I lavori del Governo per la Legge di Bilancio 2025 sono iniziati e si prevedono diverse novità per i cittadini. Ci sarà una particolare attenzione verso i bonus in scadenza alla fine di quest’anno: alcuni non troveranno nuovamente applicazione, considerate le risorse che bisogna necessariamente mettere a disposizione per la loro elargizione.
Il Governo tuttavia avrebbe in mente di garantire dei tagli. A partire dalla riduzione del cuneo fiscale del 7% per i redditi da lavoro inferiori ai 25mila euro e del 6% per quelli che vanno dai 25mila ai 35mila euro. Anche l’accorpamento dei primi due scaglioni Irpef in una sola aliquota pari al 23% per i redditi che non superano i 258mila euro dovrebbe essere confermato. Il bonus noto come Decontribuzione Sud, ossia uno sgravio del 30% rivolto alle aziende del Meridione, invece potrebbe essere eliminato.
Bonus famiglia in scadenza: questi non verranno più rinnovati, meglio presentare subito domanda
Per quanto riguarda gli incentivi destinati alle famiglie, nel 2025 potremmo dover dire addio a misure come il Bonus mamma, attualmente al centro di un acceso dibattitto. Questo è entrato in vigore all’inizio dell’anno corrente e dovrebbe determinare un esonero pari al 200% sui contributi versati per le dipendenti fino al 31 dicembre 2026.
L’agevolazione comprende, in particolare, le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e che sono madri di almeno tre figli (fino al compimento dei 18 anni del più piccolo). Anche le dipendenti con due figli a carico rientrano tra le beneficiare dell’incentivo. Tuttavia, a parte dall’anno prossimo queste ultime rischiano di essere escluse dall’agevolazione a causa della mancanza di risorse.
I percettori dell’Assegno Unico Universale potrebbero andare incontro allo stesso destino, almeno secondo le recenti voci. Giorgia Meloni ha negato personalmente la possibilità che ciò possa accadere. A far discutere, però, è l’invito dell’UE ad allargare l’incentivo ai cittadini stranieri comunitari che non hanno residenza in Italia: far fronte ad una simile spesa potrebbe mettere in ginocchio lo stesso bonus.
