Attenzione all’ibuprofene, se accostato ad alcuni tipi di altri farmaci può risultare pericoloso. Ecco cosa svela la scienza.
L’ibuprofene è un medicinale di cui spesso viene fatto ampio uso. Considerato un farmaco di base che può occorrere in molte situazioni, tutti lo hanno in casa. È tra i più diffusi e viene usato come antidolorifico ma spesso anche come antinfiammatorio. Tecnicamente l’ibuprofene appartiene al gruppo dei cosiddetti farmaci antinfiammatori non steroidei. Oltre ad agire sugli stati infiammatori svolge anche aziona analgesica e anche antipiretica.
Fa parte della categoria dei FANS e agisce inibendo la produzione delle prostaglandine, le principali molecole coinvolte nei processi delle infiammazioni. Funziona bloccando l’attività degli enzimi ciclossigenasi Cox-1 e Cox-2.
Dal momento che l’ibuprofene è diventato davvero molto comune e usato nella stragrande maggioranza dei casi di stati dolorifici e infiammatori di lieve e media entità per una categoria di disturbi molto vasta, è possibile anche che se ne faccia un uso sconsiderato. In particolare è bene sapere che non bisogna associarlo ad altri farmaci perché potrebbe creare effetti nocivi.
Insieme a quali farmaci non prendere l’ibuprofene
Come risulta da un’indagine pubblicata nel 2023 dal Mathematical Biosciences è stato lanciato l’allarme sulla possibile influenza negativa che può avere l’ibuprofene per alcuni organi del corpo. In particolare i ricercatori hanno messo in evidenza il rischio che la miscela di diuretici ed ibiprofene può avere sui reni.
La salute renale potrebbe essere compromessa da un tale mix. I diuretici vengono usati solitamente per ridurre il gonfiore ed favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Agiscono per combattere la ritenzione idrica e spesso vendono usati a scopo detossinante in molti metodi di dimagrimento. Inoltre i farmaci diuretici controllano la pressione sanguigna facendola diminuire.
Secondo quanto sostenuto dalla ricerca pubblicata la combinazione di diuretici e ibuprofene aumenterebbe considerevolmente il rischio di problemi renali. Ovviamente molto dipende dalla quantità e dalla durata nel tempo dell’assunzione di ibuprofene, che è comunque sconsigliato fino ad essere quasi vietato nei casi di insufficienza renale.
Ma anche per quanto riguarda la correlazione con farmaci per curare disturbi gastrointestinali, malattie respiratorie come l’asma allergica o in stato di gravidanza l’ibuprofene non sarebbe da prendere. In tutti questi casi ovviamente è da ricercare un altro farmaco che possa funzionare come alternativa per alleviare il dolore quando serve.
Certamente il consulto con il proprio medico di base, che conosce le esatte condizioni di salute e tutti i farmaci assunti dei propri pazienti è la scelta più opportuna in ogni caso. Lui saprà indicare l’antidolorifico giusto e impedire miscele di farmaci che possono rivelarsi deleterie invece che risolutive.