Tutti ricordano Mariangela, la figlia di Fantozzi, protagonista di numerosi film sul “ragioniere” di Paolo Villaggio: com’è e cosa fa oggi?
La “babbuina” è diventato un personaggio iconico, un modo per gli altri di denigrare ulteriormente lo sfortunato ragioniere messo all’angolo dalla cattiveria della gente. Molti ancora oggi, a quasi cinquant’anni dall’uscita del primo capitolo della saga, ignorano che la figlia di Ugo fosse in realtà un uomo. A interpretarla infatti c’era Plinio Fernando, una scelta che avvenne per dare un aspetto ancor più maschile a una bimba che doveva apparire molto diversa dalle altre e “attaccabile” per ferire Fantozzi.
Plinio è nato il 15 settembre del 1947 e dunque quest’anno compirà 77 anni. Si trasferì a Roma quando aveva appena cinque anni e si diplomò come perito meccanico. Dopo la scuola professionale iniziò per lui lo studio del cinema e del teatro partendo dall’Accademia di recitazione Stanislavskij al Teatro Anfitrione. L’esplosione arriva grazie ai ruoli nei film di Sergio Ammirata.
La notorietà però arriva proprio col ruolo di Mariangela. Luciano Salce la scelse dopo che fu fatta notare al regista da alcune persone e Paolo Villaggio fu subito d’accordo. Ma oggi cosa fa l’attore?
Cosa fa oggi Mariangela la figlia di Fantozzi?
Plinio Fernando ha interpretato il ruolo di Fantozzi fino al 1993 quando compare per l’ultima volta nella saga in Fantozzi va in paradiso per essere sostituito da Maria Cristina Maccà in Fantozzi – il ritorno. Sarà invece assente il personaggio nell’ultimo film Fantozzi 2000 La clonazione.
Dal 1994, quando ha abbandonato il cinema, Plinio fa lo scultore lavorando anche come pittore. Si è formato alla scuola di Roberto Cussino, Marina Gozzi e Luigi Diotallevi ed è grande appassionato di Medioevo.
Nelle sue sculture di solito rappresenta teste di guerrieri e scene di combattimento. Inoltre ha scolpito anche una raffigurazione della Sinagoga di Roma in oro zecchino. La carriera nella scultura gli ha regalato tantissime soddisfazioni permettendogli di raggiungere anche mostre importanti come quella della Galleria Fitel nel dicembre del 2008 dove ha portato nature morte e delle sculture di teste realizzate in terracotta.
Insomma la sua vita è cambiata molto rispetto a quando il cinema era la sua unica passione. Uno di quei caratteristi rimasti chiusi in un ruolo che ha saputo però far venire fuori la sua creatività in maniera dirompente seguendo degli schemi differenti ma allo stesso tempo vincenti.