Per il mese di marzo sono diverse le novità in arrivo per quanto riguarda l’Assegno Unico. Cambia tutto per le famiglie italiane: le ultime.
Il 2024 è l’anno dell’aumento di importo per l’Assegno Unico Universale, per venire incontro al problema dell’inflazione. Ovviamente gli aumenti saranno correlati al calcolo dell’ISEE. Nell’ultimo anno abbiamo visto come l’Assegno Unico Universale abbia raggiunto oltre le 5,5 milioni di famiglie. Inoltre il prossimo 30 giugno 2024 per i cittadini sarà possibile ottenere il pagamento degli arretrati. Tutti coloro che invece rinnovano l’ISEE dopo il mese di luglio, avrà l’importo ricalcolato senza alcun effetto retroattivo.
Ovviamente anche in tal senso la comunicazione della variazione dell’indicatore dell’ISEE è obbligatoria. Anche quest’anno sarà possibile ottenere il beneficio per tutti i figli a carico fino ai 21 anni. Gli importi per ogni figlio possono essere maggiorati in diverse casistiche. Infatti questi possono subire un rialzo nel caso in cui una madre abbia meno di 21 anni, se si ha un nucleo familiare con quattro o più figli, figli affetti da disabilità e figli d’età inferiore ad un anno. Da marzo però sono in arrivo ulteriori novità per quanto riguarda l’assegno unico.
Con il proseguo del 2024 si aprono delle novità importanti per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale. Tutte le modifiche porteranno una serie di cambiamenti significativi nel processo di richiesta e di erogazione dell’assegno. A riportare tutte le novità ci ha pensato Il Messaggero. Secondo il quotidiano italiano, le famiglie che intendono ricevere l’AUU nel mese di marzo devono aver presentato la domanda e devono avere almeno un figlio a carico.
Ora però le regole sono state modificate ed ora la domanda deve essere presentata esclusivamente da coloro che nel 2023 hanno subito la sospensione del Reddito di Cittadinanza. È importante notare che la domanda di Assegno d’Inclusione non è valida ai fini dell’Assegno Unico Universale. A differenza del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno d’Inclusione non include la quota integrativa a titolo di assegno unico. A partire dal mese di marzo, le famiglie che desiderano continuare a percepire l’Assegno Unico devono presentare una nuova domanda con un ISEE aggiornato.
Durante i mesi di gennaio e febbraio potrebbe essere possibile ricevere un importo più elevato dell’Assegno Unico, ma da marzo in poi sarà necessario presentare la nuova domanda per continuare a ricevere il beneficio. Questa procedura deve essere seguita anche dalle famiglie con figli tra i 18 e i 21 anni per i quali è intervenuta la sospensione del RdC nel corso del 2023. Nel caso in cui la domanda non venga presentata entro i termini previsti, l’Inps garantirà l’erogazione dell’assegno solo fino a febbraio.
È fondamentale ricordare che la domanda può essere presentata entro il 30 giugno e deve essere corredata dall’ISEE aggiornato, al fine di non perdere i pagamenti arretrati. Nel caso in cui l’ISEE non è valido, l’Assegno Unico Universale verrà erogato con un importo minimo a partire da marzo. Per questi nuclei familiari ci sarà la possibilità di adeguare gli importi già erogati in caso di aggiornamento dell’ISEE entro il prossimo 30 giugno.
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